Riarmo – la nostra posizione

La posizione di AVS sul piano di riarmo da 800 miliardi di von der Leyen è emersa nitida anche in questi giorni di ecumenica confusione creata dalla manifestazione di Michele Serra. L’operazione bellicista mira a potenziare gli eserciti dei 27 paesi membri senza peraltro compiere alcun passo verso una difesa europea integrata, strumentalizzando lo spauracchio della Russia che nei trent’anni dalla dissoluzione del Patto di Varsavia, al netto dell’attuale leader criminale di guerra, si è ritrovata con 16 nuovi membri della NATO alle porte di casa. Che poi per 800 miliardi in armi si preveda la deroga al patto di stabilità senza battere ciglio, quando da Maastricht in poi hanno fatto il contropelo a ogni legge finanziaria per ogni centesimo speso per sanità cultura scuola e pensioni, è davvero insopportabile. “Vogliamo più Europa!”: bravi, che bel pensierino, ma QUALE Europa? Sono sollevato dalla chiarezza con cui Nicola Fratoianni ha spiegato la sua adesione a quella piazza.

Dopodiché il PD è riuscito a spaccarsi a metà in parlamento europeo tra voto favorevole e astensione e non sognandosi nemmeno di porre all’ordine del giorno la permanenza nella nefasta maggioranza Ursula. Se mai dovesse ricrearsi una maggioranza del centrocentrocentrosinistra in Italia, e ne siamo comunque lontanissimi, sarà davvero dura trovare un minimo comune denominatore per entrare in coalizione con loro. Nel frattempo, a sinistra si aprono praterie e forse sarebbe il momento di alzare i toni, il successo in Germania di Die Linke di Heidi Reichinneck non è arrivato con la moderazione. Del resto, l’estrema destra con cui in Germania nessuno si sognerebbe di formare una maggioranza, noi ce l’abbiamo al governo (e pure in giunta provinciale).