Tag: Galateo

  • L’omofobia non è goliardia

    L’omofobia non è goliardia

    Questi commenti non sono goliardia: sono odio puro, senza filtri, vomitato contro chi è già marginalizzato.
    Omotransfobia, infami accuse di pedofilia, nostalgie dei campi di sterminio. Un abisso morale che in un paese davvero civile porterebbe a denunce e sanzioni, non a like e risatine.

    Tutto questo perché? Perché una bandiera, la Progress Pride Flag, è entrata in Comune.
    Una bandiera che parla di diritti, dignità, libertà.
    Una bandiera che a qualcuno dà più fastidio della violenza.

    Chi reagisce così a un gesto simbolico e pacifico non è “contro un’ideologia”: è contro l’umanità.
    Ed è esattamente per questo che il patrocinio al Pride non è solo opportuno. È un dovere politico.

    Perché questo odio, se non contrastato, diventa la norma.
    Perché l’indifferenza delle istituzioni è complicità.
    Perché Bolzano deve scegliere da che parte stare: con i diritti o con le barbarie.

    Pier Paolo Serra

    Aggiungiamo il link della testimonianza del nostro segretario e consigliere Di Biasio:
    https://www.facebook.com/share/r/19mxFZbsCo/

  • La politica del calpestare il dissenso: appello a Corrarati

    La politica del calpestare il dissenso: appello a Corrarati

    Abbiamo fatto arrabbiare Galateo.

    Dopo il nostro post in difesa del consigliere Oberkofler, l’assessore ha iniziato a rispondere in modo compulsivo a chi criticava il suo comportamento, accusandoci di diffondere bugie e linkando il video integrale del consiglio provinciale, come se fosse un’assoluzione. In realtà, quel video peggiora solo la sua posizione: tra le varie cose (senza entrare nel merito del contenuto, che aprirebbe una parentesi di politica internazionale), si sente chiaramente lui che interrompe il presidente e proclama: ‘Io dico quello che voglio’

    Già, proprio lui, che pretende il rispetto delle istituzioni, ma è il primo a non rispettare nemmeno il presidente del consiglio provinciale, interrompendolo e imponendo la sua visione come se fosse l’unica legittima. Il rispetto per le istituzioni, evidentemente, è un concetto che deve essere applicato agli altri, ma non a chi, come lui, si chiama Galateo.

    A una docente che ha condiviso un nostro contenuto, la consigliera Scarafoni ha scritto: “Lei è una persona vergognosa, senza alcuna credibilità” e, come se non bastasse, il vicepresidente della provincia, per punire la cittadina, ha scelto la strada della delegittimazione pubblica: un post contro la docente, in cui afferma che gli insegnanti che non si allineano con la sua visione sono un “problema” da risolvere, minacciando addirittura il ricorso al tribunale. Un chiaro tentativo di intimidire chi osa esprimere opinioni divergenti.

    Ci hanno anche accusati di aver decontestualizzato i fatti e di voler imporre la nostra opinione. È comico sentirselo dire da chi governa sia in Provincia che a Roma, con tutti gli strumenti del potere a disposizione. Sentire parlare di “opinione imposta” da parte di una minuscola forza di opposizione come la nostra è semplicemente ridicolo.

    Questa non è più semplice arroganza. È un modello che si sta facendo sistema: un autoritarismo strisciante che si manifesta nell’uso del potere per intimidire, delegittimare, zittire. Un clima preoccupante, che evoca modalità e toni di etichette storiche che non vorremmo scomodare. È davvero questa la direzione che vogliamo prendere?

    Domanda che rivolgiamo direttamente a qualcuno che ha scelto di avere uno come Galateo come alleato. Claudio Corrarati, candidato sindaco di centrodestra, appoggiato da Fratelli d’Italia: come uomo che si ritiene moderato, può davvero sentirsi al sicuro nell’affiancare un personaggio che usa il proprio potere per calpestare il dissenso e per delegittimare chi non si allinea alla sua visione? Siamo curiosi di sapere cosa ne pensa dell’operato di Galateo e se davvero crede che un simile comportamento sia compatibile con la politica che vorrebbe rappresentare.

  • Attacco a Oberkofler: Galateo e il volto autoritario della destra

    Attacco a Oberkofler: Galateo e il volto autoritario della destra

    L’assessore provinciale Galateo oggi ha superato ogni limite.

    Di fronte a una critica politica legittima, e condivisibile da chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, cioè l’aver evidenziato l’ipocrisia di chi esulta per Trump e poi si lamenta dei dazi, ha reagito come spesso fa la destra al potere: non con argomenti, ma con insulti personali.

    “Incompetente, superficiale, duro di comprendonio, ignorante, maleducato”: queste le parole rivolte al consigliere d’opposizione Zeno Oberkofler.

    È un linguaggio violento e inaccettabile, che rivela la cultura politica di chi oggi governa.

    Chi siede in Giunta dovrebbe saper reggere il confronto democratico, non comportarsi come un bullo di quartiere.

    Ma Galateo non è un’eccezione. È il volto autentico della destra al governo:
    prepotenza, fanatismo ideologico, totale assenza di rispetto istituzionale.
    E questo è solo un assaggio di ciò che ci aspetta se gli consegniamo ancora più potere.

    Al ballottaggio abbiamo l’opportunità di fermare questa deriva autoritaria e impedire che la destra prenda anche il controllo della nostra città.

    Come Sinistra die Linke esprimiamo la nostra totale solidarietà a Zeno Oberkofler, vittima di un attacco ingiustificato e inaccettabile.

  • GalaPound

    GalaPound

    Ieri denunciavamo il pericolo del neofascismo sempre più sdoganato. Oggi ne abbiamo la conferma: il vicepresidente della Provincia, Marco Galateo (FdI), ha marciato fianco a fianco con CasaPound.

    È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni legittimi, anche solo con la sua presenza, movimenti che si richiamano a ideologie antidemocratiche e contrarie ai principi della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione.

    Chi sceglie di stare con i fascisti è un pericolo per la democrazia. Il governo provinciale non può chiudere un occhio su questa vergogna. Pretendiamo un chiarimento immediato. Se non sarà sufficiente e inequivocabile, chiederemo le dimissioni immediate.

    Non possiamo permettere che l’estrema destra si insinui nelle istituzioni. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E chi lo normalizza va fermato.

    #galapound