Oggi, come Sinistra Die Linke, insieme ad altre realtà bolzanine, abbiamo partecipato al grande corteo antifascista e antirazzista di Trento contro il DDL 1660. Una giornata di lotta che ha visto più di mille persone scendere in piazza per difendere diritti fondamentali, minacciati dall’ennesimo attacco repressivo del governo.
Il DDL 1660, conosciuto anche come “decreto sicurezza”, è un provvedimento che mira a restringere ulteriormente gli spazi di dissenso e mobilitazione sociale. Con il pretesto dell’ordine pubblico, il governo intende colpire chi manifesta, chi difende l’ambiente, chi lotta per una casa e chi salva vite in mare. Un pacchetto repressivo che porta avanti una visione autoritaria della società, dove il conflitto sociale viene trattato come un problema di ordine pubblico da soffocare con multe, arresti e processi.
Perché ci riguarda tutti?
Dietro la retorica della “sicurezza”, si nasconde un tentativo di zittire ogni opposizione politica e sociale. Le nuove misure inaspriscono le pene per chi partecipa a blocchi stradali e picchetti, aumentano le sanzioni per chi occupa spazi e criminalizzano ancora di più le ONG che operano nel Mediterraneo. Insomma, una stretta repressiva che mira a spaventare e dividere, rendendo più difficile organizzarsi e lottare.
Ma il corteo di Trento ha mandato un messaggio chiaro: non ci faremo intimidire. La partecipazione di così tante persone dimostra che la volontà di resistere è ancora forte, che esiste una rete solidale pronta a rispondere a questi attacchi.
Resistere alla repressione, costruire alternative
Di fronte a questo scenario, il nostro impegno non si ferma alla piazza. Dobbiamo continuare a costruire spazi di lotta, solidarietà e resistenza, unire le vertenze e rafforzare i legami tra chi ogni giorno si batte per una società più giusta. La repressione non è un destino inevitabile, ma una scelta politica che possiamo contrastare con la mobilitazione e l’organizzazione.
🔥 Basta repressione, basta autoritarismo! 🔥