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  • Contro il controllo di vicinato

    Contro il controllo di vicinato

    Arrivano a Bolzano le “sentinelle di quartiere” 

     Cos’è il controllo di vicinato?
    È un progetto in cui alcuni cittadini diventano sentinelle di quartiere, incaricati di segnalare alle forze dell’ordine ogni “anomalia”.

     Che tipo di anomalie?
    – Un consigliere comunale che si sdraia su una panchina,
    – Due persone che si baciano in un auto in sosta di notte,
    – Un vicino che ti sembra “strano”, magari povero o straniero.

     Il risultato?
    – Si creerà un clima di sospetto e paura continua, dove ciascuno osserverà gli altri con diffidenza.
    – Le forze dell’ordine riceveranno più segnalazioni inutili, senza però avere più personale a disposizione.
    – Per qualcuno la percezione di sicurezza potrebbe migliorare, ma la criminalità reale non diminuirà affatto.

     Basta ipocrisie: questa non è sicurezza.
    – È sorveglianza travestita da partecipazione.
    – È colpevolizzazione dei poveri al posto della lotta alle disuguaglianze.
    – È abbandono dei quartieri mascherato da prevenzione.
    – È un regalo alla paura e alla destra securitaria.

    Noi noi vogliamo una città dove il controllo prende il posto della fiducia. Scaricare sui cittadini responsabilità che spettano allo Stato non è partecipazione: è deresponsabilizzazione.

     Esistono alternative.
    – Quartieri vivi, dove ci si incontra e si costruisce comunità, non dove ci si sorveglia a vicenda.
    – Servizi pubblici forti, capillari, accessibili: sanità, scuola, trasporti, sport, cultura.
    – Spazi liberi e gratuiti per socialità, sostegno reciproco e partecipazione attiva.
    – Una comunità che ascolta chi è in difficoltà, non che lo segnala.
    Politiche sociali inclusive, non punitive verso chi è fragile o povero.

    La sicurezza vera nasce dalla giustizia sociale, non dal controllo.