Autore: Pier Paolo Serra

  • Transfobia e violenza: serve una risposta chiara

    Transfobia e violenza: serve una risposta chiara

    A Trento, una poliziotta transgender è stata brutalmente aggredita da tre ultras della squadra locale. L’attacco, motivato dall’odio transfobico, è l’ennesima dimostrazione di come la violenza e l’intolleranza trovino ancora spazio negli stadi e nella società.

    A riguardo, Andreas Unterkircher ha sottolineato:

    “La transfobia non è un’invenzione dei complottisti, ma una realtà che colpisce regolarmente. L’Italia necessita di una legge contro l’omo-transfobia. Le società sportive devono prendere una posizione netta, perché le tifoserie capiscano che l’intolleranza non può trovare sponde sulle curve. E dobbiamo avere il coraggio di denunciare non solo le aggressioni fisiche.”

  • Trento – No DDL Sicurezza

    Trento – No DDL Sicurezza

    Oggi, come Sinistra Die Linke, insieme ad altre realtà bolzanine, abbiamo partecipato al grande corteo antifascista e antirazzista di Trento contro il DDL 1660. Una giornata di lotta che ha visto più di mille persone scendere in piazza per difendere diritti fondamentali, minacciati dall’ennesimo attacco repressivo del governo.

    Il DDL 1660, conosciuto anche come “decreto sicurezza”, è un provvedimento che mira a restringere ulteriormente gli spazi di dissenso e mobilitazione sociale. Con il pretesto dell’ordine pubblico, il governo intende colpire chi manifesta, chi difende l’ambiente, chi lotta per una casa e chi salva vite in mare. Un pacchetto repressivo che porta avanti una visione autoritaria della società, dove il conflitto sociale viene trattato come un problema di ordine pubblico da soffocare con multe, arresti e processi.

    Perché ci riguarda tutti?

    Dietro la retorica della “sicurezza”, si nasconde un tentativo di zittire ogni opposizione politica e sociale. Le nuove misure inaspriscono le pene per chi partecipa a blocchi stradali e picchetti, aumentano le sanzioni per chi occupa spazi e criminalizzano ancora di più le ONG che operano nel Mediterraneo. Insomma, una stretta repressiva che mira a spaventare e dividere, rendendo più difficile organizzarsi e lottare.

    Ma il corteo di Trento ha mandato un messaggio chiaro: non ci faremo intimidire. La partecipazione di così tante persone dimostra che la volontà di resistere è ancora forte, che esiste una rete solidale pronta a rispondere a questi attacchi.

    Resistere alla repressione, costruire alternative

    Di fronte a questo scenario, il nostro impegno non si ferma alla piazza. Dobbiamo continuare a costruire spazi di lotta, solidarietà e resistenza, unire le vertenze e rafforzare i legami tra chi ogni giorno si batte per una società più giusta. La repressione non è un destino inevitabile, ma una scelta politica che possiamo contrastare con la mobilitazione e l’organizzazione.

    🔥 Basta repressione, basta autoritarismo! 🔥

  • GalaPound

    GalaPound

    Ieri denunciavamo il pericolo del neofascismo sempre più sdoganato. Oggi ne abbiamo la conferma: il vicepresidente della Provincia, Marco Galateo (FdI), ha marciato fianco a fianco con CasaPound.

    È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni legittimi, anche solo con la sua presenza, movimenti che si richiamano a ideologie antidemocratiche e contrarie ai principi della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione.

    Chi sceglie di stare con i fascisti è un pericolo per la democrazia. Il governo provinciale non può chiudere un occhio su questa vergogna. Pretendiamo un chiarimento immediato. Se non sarà sufficiente e inequivocabile, chiederemo le dimissioni immediate.

    Non possiamo permettere che l’estrema destra si insinui nelle istituzioni. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. E chi lo normalizza va fermato.

    #galapound

  • Lavorare meno per vivere meglio

    Lavorare meno per vivere meglio

    Nei prossimi giorni inizierà la discussione della la proposta di legge di #AlleanzaVerdiSinistra, PD e M5S per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, da 40 fino a 32 ore settimanali.

    Una legge a prima firma di @nicolafratoianni , che abbiamo presentato ad ogni legislatura, per anni in solitudine, è che oggi è finalmente una proposta di tutta la coalizione alternativa alla destra.

    Una proposta giusta e di buonsenso, che guarda al futuro.
    Per un lavoro più giusto e sostenibile.
    Per affrontare le sfide dell’innovazione tecnologica e della conversione ecologica.
    Per redistribuire la ricchezza e liberare tempo di vita, per sé e per ciò che conta davvero.
    Perché chiunque ha diritto ad essere felice e vivere meglio.

    E che la destra non provi ancora una volta a mandare tutto all’aria, come ha fatto con il salario minimo. Impedendo la discussione e svuotando la legge facendola diventare prerogativa del governo, per non dover votare contro e mettersi in cattiva luce con il popolo. Non ci provino.